Il Cairo

anno: 2003

CONCORSO INTERNAZIONALE DI IDEE

Il bando prevedeva la realizzazione del nuovo museo egizio sulla piana di Giza a circa 2 chilometri in linea d’aria dalle grandi piramidi di Cheope, Chefren e Micerino. L’idea che sta alla base del progetto è quella di ricreare l’occhio di Ra stilizzato nell’edificio che accoglie i servizi principali, dal quale si dipanano le “precious boxes” in direzione delle piramidi, edifici in pietra locale che contengono le opere in mostra divise per sezioni.

L’occhio di Ra è un simbolo che appartiene all’antica cultura egizia, nella quale Ra veniva venerato come primo re egizio, Dio sole e creatore dell’universo. La struttura in alzato così curva prende le sembianze di una grande vela.

Planimetricamente il museo si dipana tra la sabbia delle dune creando percorsi tra i vari padiglioni, il tutto all’interno di un vero e proprio parco naturale con una fonte d’acqua (fonte di vita) che raggiunge e alimenta un’oasi verde tra le dune desertiche.

I padiglioni sono alti e a distanza tale da avere in ombra i percorsi dei visitatori che quindi non sono mai irraggiati direttamente dal sole egiziano.

con Antonio Baroni e Sandro Bonannini.